Un motivo per fare Rete (espandi / riduci)

L’inasprimento della concorrenza, la concentrazione in atto in quasi tutti i settori e la stagnazione della domanda interna richiedono alle imprese italiane continui sforzi per migliorare la propria competitività, in tre principali direzioni:

  • aumentare l’efficienza operativa, razionalizzando i costi e le procedure organizzative interne e nella propria supply chain,
  • sviluppare la capacità di innovazione di prodotto, di processo e di mercato, per soddisfare l’evoluzione della domanda e differenziare la propria offerta dai concorrenti,
  • entrare nei mercati internazionali, con particolare attenzione a quelli a maggiore crescita, spesso geograficamente e culturalmente lontani.
In relazione a tali finalità, le piccole e medie imprese (PMI) partono fortemente svantaggiate rispetto a quelle di grande dimensione. La crescita si pone quindi come una scelta strategica prioritaria da valutare, in quanto può favorire il conseguimento di economie di scala, gli investimenti in ricerca e sviluppo, il potenziamento di marketing e dell’impatto commerciale sui mercati nazionali ed anche esteri. Un processo di crescita dimensionale, tuttavia, può comportare difficoltà non superabili in termini di risorse finanziarie necessarie e rigidità di gestione, rese ancora più gravi per l’attuale recessione economica. In questa prospettiva gli accordi possono essere un’alternativa strategica per le piccole e medie imprese, in grado di offrire i vantaggi sopra ricordati della crescita dimensionale, senza averne gli svantaggi in termini di rigidità (costi fissi, inefficienze strutturali, riorganizzazioni interne) e, nel contempo, preservano l’autonomia giuridica ed operativa dei partner. Se progettati tra imprese complementari per mercato e/o competenze e coerenti per cultura organizzativa, infatti, gli accordi consentono ai partner di aggregare risorse e capacità in relazione a specifici obiettivi condivisi. Tra gli accordi NON EQUITY rientrano tipicamente le “reti interaziendali”, ossia aggregazioni tra imprese, per lo più svincolate da scambi azionari, che pur mantenendo autonomia giuridica e gestionale si alleano sulla base di obiettivi e strategie condivise. La rete può migliorare la competitività dei partner in una prospettiva di sviluppo nella rete e della rete, in quanto può consentire di creare sinergie tra i partner per la ripartizione dei costi operativi e per lo sviluppo di attività. Per funzionare la rete deve partire da una definizione degli obiettivi strategici ben precisa e condivisa tra i partner; quindi occorre definire il modello di business, programmando strategie, struttura di governo e gestione, attività e modalità di divisione dei costi e dei ricavi tra i partner; infine, occorre creare i meccanismi di coordinamento e di controllo delle performance

Finalità della Rete IE (expand/reduce)

Le finalità della rete Italian Experience possono essere così riassunte:

  • Valorizzazione dei partecipanti attraverso la distribuzione di una rivista che racchiuda ed esalti le eccellenze del made in Italy, a partire dal settore agroalimentare.
  • Creazione di un marchio che rappresenti e valorizzi le eccellenze nel campo agroalimentare e che tuteli i prodotti degli aderenti garantendo la penetrazione in mercati esteri e, la dove sentito come necessità, consentire all’azienda partecipante la penetrazione del mercato a marchio proprio affiancato al marchio di della rete. Questo consente la possibilità per l’imprenditore di avere il tempo di poter apportare eventuali correttivi al prodotto, al packaging, alla comunicazione.
  • Definire un nuovo concetto di distribuzione per i prodotti che saranno inseriti sotto il marchio della rete ovvero portare in Internet due livelli di commercio elettronico che vadano ad impattare su due target differenti a cui affiancare un distribuzione di tendenza, nuova e che si posizioni in punti strategici delle città in cui saranno collocati e all’interno dei quali il prodotto made in Italy sia spiegato, compreso, gustato ed acquistato in un percorso di sapore e gusto che esalti il vero prodotto nostrano.
  • Partecipare a bandi PON o POR, ovvero a bandi europei. La costruzione di progetti competitivi può risultare spesso molto complessa e possibile solo per PMI che hanno soglie dimensionali, finanziarie e organizzative adeguate. In questo senso una rete offre importanti opportunità alle PMI anche nella fase di realizzazione oltre quelle della logica ad hoc che troppo spesso caratterizza questa progettualità.

Rete per la "Rete"(expand/reduce)

Un vantaggio specifico nella costruzione di una rete di imprese, riguarda le strategie di internazionalizzazione. Innanzitutto, i vantaggi sopra ricordati trovano ancora maggiore importanza se applicati fuori dai confini nazionali. Far parte di un network può essere una spinta determinante per il successo del processo di crescita internazionale, per le esternalità positive che si possono generare. Inoltre, l’organizzazione a rete può favorire il superamento dei tipici ostacoli che si frappongono ad un processo di internazionalizzazione, come quando, ad esempio, la piccola impresa riesce a partecipare ad uno specifico progetto di espansione estera. Di seguito è ricostruito nelle sue fasi principali il contributo fornito dalla rete Italian Experience al processo di sviluppo internazionale. Facciamo un distinguo tra la fase pre operativa da quella operativa. Sottolineiamo anche il ruolo, di grande importanza, che può e deve avere il soggetto pubblico nell’ambito della rete. Le attività che Italian Experience guiderà insieme alle aziende della rete sono le seguenti:

  • Acquisizione delle informazioni sui contesti esteri
  • Finanziamento degli investimenti
  • Formazione e addestramento del personale
  • Gestione dei rapporti commerciali
  • Localizzazione degli investimenti
  • Rapporto con le istituzioni locali

We don't make prisoners(expand/reduce)
Il contratto di rete di Italian Experience ha una struttura “aperta”, potendo prevedere la possibilità di ingresso di nuovi soggetti successivo al momento della stipula prevedendo esplicitamente i requisiti soggettivi ed oggettivi di partecipazione alla rete. Lo stesso contratto prevede le cause facoltative di recesso anticipato e le modalità di manifestazione della volontà di recedere, ivi inclusa la facoltà di ricorrere al cosiddetto recesso “ad nutum”, in cui il recesso avviene per effetto di una scelta assunta unilateralmente ed insindacabilmente da una delle imprese partecipanti, senza fornire alcuna giustificazione. Al contratto di rete IE si applica, inoltre, la facoltà di recesso per giusta causa, la quale può intervenire a fronte di eventi determinabili sulla base parametri stabiliti nel testo contrattuale o, addirittura predeterminati e specificati (recesso “condizionato”: es. alcune modifiche del testo contrattuale). Indipendentemente dal contenuto del testo, il contratto di rete è assoggettato alla normativa relativa alla risoluzione del contratto plurilaterale con comunione di scopo (artt. 1420, 1446, 1459, 1466 c.c.). Da ciò deriva che il venire meno della partecipazione di uno dei membri della rete non determina lo scioglimento dell’intero vincolo negoziale, salvo che la partecipazione in questione, debba alla luce delle circostanze, considerarsi “essenziale”.